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di Rossella Gemma

Resta alta l'allerta internazionale per il propagarsi del virus del vaiolo delle scimmie, anche se al momento la situazione e' considerata "sotto controllo". Continuano infatti ad aumentare i casi confermati o segnalati che, ad oggi, hanno superato i 200 nel mondo, mentre in Italia i contagi sono saliti a nove. Intanto, l'epidemia di Covid-19 allenta ancora la morsa ed il numero dei contagi e' ulteriormente in calo sia pure a fronte di una scarsa risposta alla vaccinazione con le terze e quarte dosi per le categorie indicate. Sul fronte delle infezioni da vaiolo delle scimmie, un primo caso e' stato identificato oggi anche in Emilia-Romagna e porta a nove il numero totale dei casi confermati nel nostro Paese. I pazienti presi in carico dall'Istituto per le malattie infettive Spallanzani di Roma sono sei e "la buona notizia e' che, soprattutto i primi, gia' stanno guarendo", ha comunicato Francesco Vaia, direttore generale dello Spallanzani, secondo il quale la quarantena per il vaiolo delle scimmie non serve. Infatti, "deve essere isolato solamente chi e' malato: bisogna andare avanti con l'innovazione, la nostra sanita' deve essere capace di andare avanti, altrimenti e' il Medioevo", ha detto. Non c'e' inoltre alcuna esigenza di "corsa al vaccino: il fenomeno e' contenuto e di lieve entita', e la letalita' - ha spiegato l'esperto - e' veramente bassa e legata a problemi principalmente immunitari".

Che non ci sia al momento alcun allarme lo ribadisce anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: "La situazione e' decisamente sotto controllo, questo virus e' completamente diverso dal SarsCov2, a partire dal fatto che non si trasmette per via aerea, e per questo motivo e' molto improbabile che si crei una pandemia come quella da Covid". Il numero di casi confermati in tutto il mondo ha intanto raggiunto la cifra di 219, non considerando i Paesi in cui la malattia e' endemica. Sono 19 i Paesi, la maggior parte in Europa, che hanno segnalato almeno un caso confermato, secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). "La maggior parte dei casi sono riscontrati in giovani uomini che si dichiarano omosessuali. Non ci sono stati decessi", specifica l'agenzia europea.