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di Rossella Gemma

Buone notizie dal Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurologia (SIN): al centro dei lavori i risultati di importanti studi scientifici che promettono decisivi progressi in ambito neurologico grazie a nuove opportunità diagnostiche e terapeutiche.

A partire dalla Malattia di Alzheimer, per la quale la comunità scientifica internazionale accoglie favorevolmente i recentissimi esiti positivi degli studi sulle terapie biologiche dirette nei confronti di alcune forme di amiloide e ribadisce l’essenzialità della diagnosi precoce per individuare i pazienti candidabili alle nuove cure. Ulteriori aggiornamenti anche in campo preventivo per rallentare l’esordio della demenza, grazie alla combinazione della stimolazione cognitiva con una dieta ipolipidica associata ed esercizio fisico (Studio FINGER).

Dal 2018 il gruppo di ricerca de La Sapienza di Roma, guidato dal Professor Berardelli, inseguiva la possibilità di individuare in maniera non invasiva un biomarcatore diagnostico precoce della malattia di Parkinson identificando la proteina anomala alfa-sinucleina, prima possibile solo tramite biopsia gastroenterica o della ghiandola salivare, dove sembra si concentri prima di diffondersi al cervello. Recentemente, è stato ottenuto un risultato mai visto prima: tramite il test salivare si ottiene non solo la diagnosi precoce, ma addirittura un indice prognostico, ossia una previsione della progressione della malattia. I ricercatori romani hanno infatti scoperto che dall’analisi di particolari componenti salivari e dei loro rapporti rispetto alla concentrazione di alfa-sinucleina si può fare una previsione del decorso altamente affidabile. L’alfa-sinucleina oligomerica è il marker d’eccellenza che, con una sensibilità quasi del 100% e una specificità del 98,39%, può distinguere chi è in fase iniziale di malattia da chi non è affetto, con un'accuratezza diagnostica complessiva pari al 99%.

Risultati notevoli sono stati annunciati anche per il Morbo di Parkinson, grazie alla ricerca tutta italiana: da oggi, attraverso l’analisi della saliva, non solo si potrà fornire una diagnosi precisa ma addirittura prevedere la progressione della malattia.

Rimanendo nel campo della prognosi, anche in merito all’emicrania sono stati individuati marker serici in grado di far capire quali pazienti corrono il rischio di arrivare a una cronicizzazione del mal di testa a causa dell’abuso di farmaci. Per questa patologia, inoltre, è ormai assodato il ruolo fondamentale dei nuovi farmaci per la terapia di prevenzione, finalizzati alla riduzione della frequenza e dell’intensità degli attacchi, come la tossina botulinica e gli anticorpi monoclonali diretti contro il CGRP.

Tra i temi congressuali anche gli ultimi aggiornamenti sullo studio Neurocovid SIN che ha indagato sulla relazione tra Covid e sistema nervoso, le malattie neuromuscolari, il ruolo centrale del sonno nelle patologie neurologiche, e le più recenti innovazioni in tema di intelligenza artificiale.

“Al Congresso Nazionale di quest’anno – commenta il Prof. Alfredo Berardelli, Presidente della Società Italiana di Neurologia – stiamo assistendo alla presentazione di numerosi studi scientifici realizzati da neurologi italiani, piuttosto rilevanti dal punto di vista della ricaduta clinica. Il nostro Paese, infatti, nonostante i fondi siano limitati, è tra i più attivi nel campo della ricerca scientifica in neurologia e si posiziona al 5° posto a livello mondiale per la produzione di studi dopo USA, Cina, Germania e Gran Bretagna. L’emergenza della crescita delle patologie neurologiche legata all’invecchiamento della popolazione è un tema molto attuale sul quale i neurologi della SIN si confrontano costantemente per cercare di migliorare la vita dei pazienti non solo dal punto di vista delle cure ma anche da quello dell’assistenza, estremamente importante in un’epoca in cui l’età media della vita si è allungata in maniera considerevole”.

Le patologie neurologiche, al centro del Congresso Nazionale, impattano fortemente sulla popolazione: 12 milioni gli italiani che sono affetti da disturbi del sonno; oltre 6 milioni le persone che soffrono di emicrania, 2/3 circa delle quali donne; 1 milione coloro che convivono ogni giorno con la Malattia di Alzheimer e che hanno bisogno di costante assistenza;  400.000  le persone colpite dal Morbo di Parkinson; la sclerosi multipla affligge circa 90.000 donne e uomini che devono convivere ogni giorno con i sintomi di una malattia che induce disabilità progressiva, ma anche con le difficoltà legate ai servizi sanitari e assistenziali; numeri ugualmente preoccupanti sono quelli che descrivono i casi di ictus, quasi 200.000 nuovi casi ogni anno e circa 1 milione di persone che vivono con gli esiti invalidanti della malattia.